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Andare in bici in città: consigli di guida

  • Gennaio 13, 2013 16:15
Tragitto corretto in verde e sbagliato in rosso.

Tragitto corretto in verde e sbagliato in rosso.

Molti quando sentono che vado in bici in città mi chiedono se non ho paura, se è pericoloso. No, non ho paura e sì può essere pericoloso se non si fa attenzione, ma basta seguire poche regole dettate dal buonsenso.

  • Tenete la destra, ma non troppo. State a destra, ma tenetevi ad almeno un paio di metri dalle auto parcheggiate: gli automobilisti hanno l’abitudine di aprire lo sportello senza guardare e di conseguenza di aprirvelo in faccia. In più stare a due metri dal bordo della carreggiata vi rende più visibili. Se la carreggiata si stringe e la vostra posizione è d’intralcio per le auto che stanno dietro fregatevene e lasciateli pure suonare: stare per strada è un diritto vostroquanto il loro e non ha senso mettersi in pericolo perché qualcuno ha il clacson facile.
  • Siate prevedibili. Cercate di fare in modo che gli altri capiscano dove volete andare, segnalate i vostri cambi di direzione, non zigzagate né buttatevi in mezzo alla carreggiata all’improvviso.
  • Attenti ai binari del tram. Sono terribili e pericolosi, cercate di non passarci troppo vicino se dovete attraversarli fate in modo che le ruote formino con loro sempre un angolo di almeno 30°.
  • Non siate esuberanti, ma nemmeno pavidi.Il traffico ha le sue

Rapporto ACI CENSIS: una serie (quasi) ininterrotta di buone notizie

  • Dicembre 20, 2012 08:21

Leggo sulla pagina motori di Repubblica il rapporto ACI CENSIS sul rapporto tra italiani e automobili. Per via della crisi gli italiani usano un po’ meno l’auto, preferiscono mobilità alternativa (bici e mezzi pubblici), non pensano di comprare un’auto nuova nei prossimi tre anni, i costi di gestione aumentano, si dichiarano più ligi al codice della strada, ma si riscoprono legalitari e invocano pene più severe per i trasgressori (prevenzione no?). Il genere di scenario che mi auspico da anni, ma che si realizza solo perché i portafogli si svuotano e non per presa di coscienza. Speriamo che una volta passata questa crisi (passerà?) qualcuno conservi le buone abitudini. Ovviamente Borgomeo di Repubblica e l’ACI non danno la mia stessa chiave di lettura, ma pazienza di certo nessuno se l’aspettava. Vediamo i punti più interessanti.