ciclofficina
Articolo su Repubblica Roma
Segnalo questo articolo su repubblica Roma a proposito di ciclofficine uscito qualche giorno fa. Bella pure la galleria di foto.
Sgancio rapido con lucchetto
Visto al cyclocamp/forum mondiale delle ciclofficine di quest’anno. Fa il paio con quest’altro visto a New York. Scusate per la qualità della foto, ma non ho intenzione di cambiare il mio merdafonino. ;)
Club ciclista Perucha
El Perucha è un telaista e hacker della meccanica madrileno. Nel 2002 il laboratorio del Perucha è stato sfrattato e da allora ha cambiato vari spazi, sempre precari. In tutto questo tempo Perucha ha insegnato a saldare giovani e appassionati. Recentemente un gruppo variamente assortito di ciclofficine, centri sociali ha deciso di aiutarlo con un crowdfunding che trovate a questo indirizzo. È stato messo su anche un blog che aggiornerà la situazione del crowdfunding e del documentario che pure si vuole realizzare. Qui invece trovate l’articolo de El País che racconta del suo sfratto.
Presentazione di Critical Mass 20 anni di bike revolution
Al CSOA La Strada il 14 dicembre 2012 presentano la versione italiana del libro sul ventennale di critical mass. A un capitolo ho contribuito anche io, ma questa è la ragione meno importante per andare alla presentazione.
Venerdi 14 dicembre ore 18:30
la ciclofficina La Strada presenta
“Critical Mass, noi siamo il traffico. 20 anni di bike revolution” Memori Editrice. Versione italiana di “Shift Happens”: 20 anni di Critical Mass raccontata dagli stessi attivisti che la animano in centinaia di città del mondo. Nel libro una raccolta di esperienze da diverse parti del pianeta ancora infestato dalle automobili. Interverranno alcuni degli autori dagli USA, Francia e Italia.
A seguire: “Jungla Urbana” (25″) di Matteo Alemanno
reportage a carattere sociale sulla mobilità a Roma e sull’uso della bicicletta
Aperitivo a cura de le Ca7 in Action!
csoa La Strada Free Garbatella
Via Passino 24 – metro B Garbatella bus 673 715 716 670
Qui trovate tutte le informazioni.
Ciclofficina di Bruxelles
Riprendo a scrivere dopo un po’. In tutto questo viaggiare sono stato anche a Bruxelles e mi sono rivisto con Julia che ho conosciuto a San Francisco. Non mi sono dimenticato di visitare la locale ciclofficina, anche questa a forte presenza di italiani. La ciclofficina condivide lo spazio con altre realtà. Si lavora un po’ in strada e un po’ dentro lo spazio messo a disposizione da una compagna a un prezzo simbolico. L’indirizzo è Avenue Adolphe Demeur 121060 Saint-Gilles. Chi mi ha accolto si chiama Sam se non ricordo male, e con mia sorpresa è italiano. Per il resto c’è poco da aggiungere: la filosofia è sempre la stessa se sai come si fa hai gli attrezzi per farlo, se non lo sai fare trovi chi può insegnarti a farlo. Io come al solito non sono riuscito a star lontano dagli attrezzi e mi sono messo ad aiutare una ragazza, italiana pure lei. Godetevi le foto.
Ciclofficine a Parigi
Dovendo viaggiare molto per lavoro sono stato a Parigi a trovare Giuso: per l’occasione ho visitato pure due belle ciclofficine e ho partecipato alla velorution – qui si fa il primo sabato del mese – in tallbike.
Giuso abita in un sobborgo di Parigi a due passi da Belleville, arrondissement reso celebre dai romanzi di Pennac. Molto bella. Parigi è bella pure in periferia a differenza delle nostre città. Ci mancavo da diciassette anni e l’ho trovata bella come allora, forse
Ciclofficina di Marsiglia Vélos en ville
In questi giorni sono stato in giro tra Marsiglia e la Costa Azzurra. Marsiglia sarà la città che ospiterà la prossima Velorution Universelle, da Andrea mi sono fatto mandare i contatti della ciclofficina e sono passato a trovarli. Questa ciclofficina è gestita da un collettivo, Vélos en Ville, che paga un affitto, poco caro per Marsiglia, ma comunque non banale. È piazzata in un mercato popolare affollato di negozi maghrebini, l’odore delle spezie mi ricordava tanto il Marocco. La ciclofficina è in ampio locale (officina vera e propria, cucinino, bagno, sala riunioni, magazzino) al
Bici-frullatore
Miei piccoli lettori, so che in questi ultimi giorni sto pubblicando solo video come surrogati di post, ma abbiate pazienza, sono stato in giro per lavoro e non avuto il tempo di scrivere. A breve però nuovi scritti.
La bici di cartone – riflessione in due righe
Nulla da eccepire allo sforzo ingegneristico, lasciamo perdere che si sia impegnato e pure parecchio, e fin qui tanto di cappello. Ora però la vogliono vendere e la propagandano come ecologica. La cosa mi lascia perplesso. La bici (ma vale tutti gli oggetti in generale) più ecologica è quello che è già stata prodotta: invece di comprare una nuova bicicletta di cartone passate in ciclofficina e riparatene una d’acciaio recuperata dal cassonetto. Inquinerete di certo meno.