Ciclofficina di Marsiglia Vélos en ville
In questi giorni sono stato in giro tra Marsiglia e la Costa Azzurra. Marsiglia sarà la città che ospiterà la prossima Velorution Universelle, da Andrea mi sono fatto mandare i contatti della ciclofficina e sono passato a trovarli. Questa ciclofficina è gestita da un collettivo, Vélos en Ville, che paga un affitto, poco caro per Marsiglia, ma comunque non banale. È piazzata in un mercato popolare affollato di negozi maghrebini, l’odore delle spezie mi ricordava tanto il Marocco. La ciclofficina è in ampio locale (officina vera e propria, cucinino, bagno, sala riunioni, magazzino) al pian terreno che affaccia direttamente sulla strada, è sempre affollata di gente che può accedere dietro la sottoscrizione di una tessera annuale. La filosofia è quella condivisa da tante altre ciclofficine, ossia il Do It Yourself: se sai come si fa te la ripari da solo, se non lo sai troverai qualcuno che ti spiega come fare. Una volta che mi sono presentato e che ho detto di essere delle ciclofficine romane e di una di Madrid abbiamo iniziato a parlare di amici in comune, della prossima velorution universelle e m’hanno fatto vedere la ciclofficina, molto bella e molto ben organizzata.
Mi è stato spiegato che le biciclette gli vengono donate dalle persone e che loro le rimettono a posto e le rivendono a prezzi popolari per far fronte all’affitto e che fino a qualche tempo fa riuscivano anche a stipendiare una persona. Hanno anche una piccola cucina con la quale preparano qualche manicaretto francese per delle cene che si fanno tra meccanici e in ogni caso riempiono il locale di un sacco di iniziative.
Finito il giro turistico abbiamo a un certo punto abbiamo dovuto smontare una pipa che non ne voleva sapere di uscire. Ho spiegato all’utente che avrebbe dovuto usare un pezzo di legno per far leva nella forcella (il legno è meno resistente dell’acciaio, se si dovesse far troppa forza si spezza prima che la forcella si deformi). Il mio cicerone è poi passato alle vie di fatto e ha poi aiutato il ragazzo inglese a smontare il tutto.
Poco dopo è arrivata una ragazza con una bici-gioiellino da ragazzino che ha preso per 20€ in un mercato lì vicino. Prima ho iniziato ad aiutarla e poi è uscito fuori che era italiana.
Termino con questa foto di uno dei computer della ciclofficina: evidentemente anche in questa ciclofficina ci devono essere dei nerd che hanno ben pensato di strappare via i monitor ai portatili per aggiungere dei più grandi e comodi monitor esterni.