Attrezzi per la bicicletta da portarsi dietro in città

  • Ottobre 12, 2012 13:15

Attrezzi da ciclofficinaIl kit che vi servirebbe per stare veramente tranquilli potrebbe essere composto più o meno come in foto, ma potrete essere previdenti quanto vi pare ricordate che è la legge di Murphy:

Se qualcosa può andar male lo farà

che regola le nostre vite e di conseguenza per quanto vi sbattiate vi mancherà sempre proprio l’attrezzo che vi serve. Se anche pensate di infilare in borsa qualche kg di attrezzi questo si rivelerà inutile: se porterete tutti gli attrezzi che avete in casa vi servirà un trapano a colonna o una saldatrice. Se li aveste con voi non avrete accesso alla rete elettrica. Se portate con voi anche un gruppo elettrogeno non avreste benzina e così via. Rassegnatevi: l’universo è fatto contro di noi¹. Fatta questa doverosa premessa vediamo di trovare un giusto compromesso tra quello che vi potrà succedere (tutto) e quello a cui potrete porre rimedio per strada (poco e niente).


Foratura

Prima o poi vi capiterà senza dubbio di dover riparare una gomma bucata, dando per scontato che sappiate come fare, il kit minimo che dovreste avere dietro è composto da: minipompa, mastice, carta vetrata, tip top, cacciacopertoni. Non sono strettamente necessari camera d’aria di riserva e chiave inglese (di solito 15, più raramente 14 o 13) per smontare le vostre ruote, ma aiutano. Si trovano anche dei kit già composti, costano un po’ di più, ma il vantaggio è che che sono veramente tascabili. Io mi porto anche la camera d’aria di riserva: in questo modo quando buco cambio la camera d’aria e faccio prima e riparo quella forata appena ho tempo senza dover aspettare che il mastice prenda prima di doverla montare. In più se piove i tempi per far seccare il mastice si allungano a dismisura e immagino che non vogliate stare sotto l’acqua. Potete aggiungere un adattatore per gonfiare le gomme a un distributore di benzina. Ovviamente per la legge di Murphy vi capiterà sempre di bucare una volta in più delle tip top che avete con voi, sotto l’acqua e di aver finito il mastice, ma almeno provateci.

Vari

Chiavi e cacciaviti vari per la vostra bicicletta, su Alice per svitare praticamente tutto mi bastano due brugole, ma c’è chi è molto meno
fortunato, aggiungo per strafare un coltellino svizzero, più per il cavatappi e affogare i miei dispiaceri nell’alcol quando mi si rompe la
bici e mi manca l’attrezzo giusto che per la speranza che mi serva. Infatti mi è capitato di non trovare nessun posto per una bottiglia di vino.

Attrezzi speciali

Mi porto dietro un tiraraggi, pesa poco, ingombra meno. Di conseguenza per la legge di Murphy non mi è mai servito.

Pezzi di ricambio

Se volete strafare un filo per il freno e un filo per il cambio oltre alla già citata camera d’aria. La soluzione ideale sarebbe una bicicletta di riserva, ma a meno che non abbiate una squadra corse con voi la soluzione è poco praticabile. A me tutto quel che vi ho consigliato occupa una borsetta minuscola. Da quando sono a Madrid ho bucato solo una volta: quando ho lasciato la borsetta a casa.

Conclusioni

Ora vi starete vi starete chiedendo perché portarsi dietro questa roba se vale la legge di Murphy e comunque il danno con cui avremo a che fare non sarà riparabile. La spiegazione è data dalla stessa legge di Murphy che ha valenza universale, ossia vale anche per se stessa. Ci sono entità che impediscono alle cose di andare per il verso giusto e ci sono entità che impediscono anche alla stessa legge di Murphy di raggiungere il suo scopo. Ecco perché nonostante Murphy ogni tanto qualcosa nell’universo funziona. E a volte riuscite a riparare una foratura.

[¹] Le scienze 06.1997 Dimostrazione della legge di Murphy. L’interessante articolo si cimentava nel testare alcuni dei tipici esempi con cui si esemplifica la legge di Murphy. Arriva a questa conclusione dopo aver calcolato che i tavoli dovrebbero essere alti 4m affinché le fette di pane non cadano a terra dal lato imburrato e di conseguenza noi dovremmo essere alti circa 8m per poter sedere a quei tavoli: il risultato sarebbe che a ogni inciampo rischieremmo di sfondarci il cranio. Tutto ciò è conseguenza delle costanti fondamentali della natura (carica dell’elettrone, costante di Boltzmann, costante di Planck ecc.) e quindi l’universo è fatto contro di noi.